Un inquinatore… seriale (parte III)

Di Thomas Midgley, come già riportato nei precedenti articoli, scrisse McNeill Jr in “Something New Under the Sun: An Environmental History of Twentieth Century World”, 2001, New York Norton:

Probabilmente il singolo organismo biologico più dannoso nella storia della terra fu il primate umano Thomas Midgley jr di Beaver Falls, Pennsylvania, nato nel 1889. Ha inventato il Freon (che distrugge lo strato di ozono) e ha anche fatto la benzina col piombo, che ha inquinato la maggior parte del suolo del mondo e che durerà migliaia di anni (tutti noi portiamo elevati livelli di piombo a causa di esso e continueremo a farlo per i secoli a venire, portando dalla nascita, difetti, Qi abbassati, ecc.).

L’uomo che scoprì l’inquinamento del pianeta da parte del piombo e che si oppose fermamente al lavoro di Midgley ed alle multinazionali che lo appoggiavano fu il geochimico Clair Petterson.

Clair Patterson, il geologo che calcolò l’età della Terra

Inizialmente, come il povero cavaliere errante di Cervantes, si trovò a lottare contro i mulini a vento ma poi, con una determinazione incredibile, riuscì a portare a conoscenza della comunità scientifica e poi all’intero mondo l’enorme quantità di piombo riversata nell’ambiente a causa del piombo tetraetile usato come antidetonante nelle benzine.

Patterson lavorava al CALTEC quando gli fu affidato uno studio che doveva portare al calcolo dell’età della terra. Iniziò così con il metodo del decadimento radioattivo ovvero attraverso i processi di decadimento che avvengono negli atomi a determinati intervalli di tempo. Come è noto la serie naturale dell’Uranio 238, che era l’elemento di interesse per Patterson, segue il seguente processo:

L’Uranio 238 decade emettendo una particella alfa, si forma il Torio 234 che a sua volta decade con emissione di una particella beta, e forma Protoattinio 234. Il Protoattinio 234 emette una particella beta e si trasforma in un nuovo isotopo dell’Uranio, con numero di massa 234. Quest’ultimo decade per emissione alfa e forma il Torio 230, che a sua volta decade per emissione alfa formando il Radio 226.       

Questa serie radioattiva continua in modo analogo e, attraverso ulteriori cinque emissioni alfa e quattro emissioni beta, arriva al prodotto finale, un isotopo non radioattivo (stabile) del Piombo con numero atomico 82 e numero di massa 206.

Durante la sua ricerca sulla quantità di piombo presente nelle rocce terrestri, Patterson fece una sconvolgente scoperta: il livello del piombo raggiungeva valori inimmaginabili molto oltre a qualunque aspettativa ed a qualunque ipotesi di errore. I valori misurati risultavano essere 200 volte la misura prevista. Dopo altri risultati così negativi, Patterson riuscì ad avere un laboratorio completamente sterile e qui ripeté gli esperimenti su meteoriti non contaminate, in particolare con il meteorite Canyon Diablo e con l’uso dello spettrometro di massa dell’Argonne National Laboratory. Con i dati trovati poté calcolare l’età della terra fissandola intorno ai 4,5 miliardi di anni. Nel 1956 pubblicò il suo primo articolo: “Age of Meteorites and the Earth” sulla rivista: Geochimica et Cosmochimica Acta nel cui abstract si legge: entro gli errori sperimentali, i meteoriti determinabile mediante tre metodi radiometrici. Il metodo più accurato (Pb-07/Pb-06) da un’età di anni. Utilizzando certi presupposti apparentemente giustificati, si può definire l’evoluzione isotopica del piombo per qualsiasi corpo meteorico. Si scopre che il piombo della terra soddisfa i requisiti di questa definizione. Si ritiene quindi che l’età della terra sia la stessa di quella dei meteoriti. Questo è il tempo da quando la terra ha raggiunto la sua massa attuale.

Il grafico ottenuto da Patterson: “la datazione isocrona del piombo per le meteoriti e i suoi limiti stimati. La sottolineatura attoro ad ogni punto indica l’errore di misura”

Con la sua ricerca Patterson non solo riuscì a determinare l’età della terra, ma scoprì anche quello che risultò uno dei più grandi inquinamenti nella storia della terra.

Convinto che l’eccesso di piombo fosse di origine antropica, Patterson iniziò una capillare ricerca per riuscire a stabilire le quantità riversate nell’ambiente ed in quali tempi. Oltre ad analizzare varie parti della crosta terrestre, si spinse anche in mezzo all’oceano e a profondità sino a 500 metri dove riscontrò valori superiori 20 volte alla norma. Si spinse anche ad analizzare gli scheletri di uomini vissuti nella preistoria e dimostrò che contenevano un millesimo della quantità di piombo riscontrabile negli uomini moderni.

Con la sua cocciutaggine ed insistenza riuscì ad ottenere dei fondi governativi grazie ai quali, insieme al suo gruppo di geologi, organizzò delle spedizioni al polo ed in Groenlandia. Dall’aria estratta dai campioni di ghiaccio risultò che a partire dalla rivoluzione industriale il livello del piombo era aumentato seguendo un andamento esponenziale. La concentrazione del piombo era aumentata nei secoli ma, dal 1700 in poi, aveva raggiunto valori di quasi 300 volte.

L’andamento delle concentrazioni di piombo in alcune zone lacustri svedesi

Patterson scoprì anche che nell’atmosfera il costante aumento di piombo iniziava dal 1923, anno in cui il piombo tetraetile venne aggiunto alle benzine. Conscio di ciò Patterson, insieme ai suoi colleghi, pubblicò un articolo in cui riportava i risultati dei suoi studi.

Naturalmente, come c’era da aspettarsi, la lobby petrolifera scatenò contro Patterson una vera e propria guerra. Dopo alcuni tentativi di corruzione e tentativi di farlo licenziare dal CALTEC gli vennero tagliati tutti i fondi e, non soddisfatti, fecero attorno a lui tabula rasa: tentarono di farlo emarginare dal mondo accademico facendo passare i suoi studi per inutili e ridicoli. Patterson però non si piegò mai e mai venne meno alla sua integrità morale ed alla sua onestà intellettuale.

Pur essendo messo nell’ombra l’uomo che diede un’età alla terra continuò imperterrito la sua battaglia e sollevò i dubbi utile a stimolare altri scienziati che continuarono i suoi studi. Suo alleato particolare fu il pediatra Herbert Needleman che si interessava agli effetti dell’avvelenamento da piombo nei bambini e anche lui fu bersaglio di frequenti attacchi da parte delle solite industrie, ed insieme riuscirono a far prendere coscienza ai gruppi ambientalisti del grave problema.

Iniziarono così tutte quelle iniziative che portarono alla fine all’eliminazione dell’uso del piombo tetraetile come antidetonante nelle benzine. Nel 1970 il congresso degli Stati Uniti limitò l’uso del piombo e nel 1986 lo eliminò del tutto.

Clair Patterson morì nel 1995, fu un uomo integerrimo e non cedette mai ad alcun compromesso. Il suo studio per la datazione dell’età della terra rappresenta uno dei più grandi successi della mente umana. La conoscenza di tale valore ha ricadute sulle altre scienze quali la geochimica, la scienza planetaria, l’astronomia, la cosmologia e la biologia.

Per la scoperta dell’inquinamento da piombo può essere considerato un salvatore dell’umanità. Se esistesse un album con su scritti i nomi dei benefattori della nostra specie il nome di Clair Patterson apparirebbe di certo ai primi posti .